Tele Belmonte

Ragione Sociale Parrocchia SS. Crocifisso
Indirizzo

Piazza Garibaldi

90031 Belmonte Mezzagno (PA)

Telefono 091-8729234
Responsabile Padre Giuseppe Sclafani
Inizio Trasmissioni 1989
Fine Trasmissioni 1995
Tipologia Comunitaria

 

· Storia

 

Tele Belmonte nacque nel 1989 ad opera di Don Giuseppe Sclafani (oggi prete "spogliato").

 

Gli studi televisivi erano siti nel salone parrocchiale del S.S. Crocifisso in Via Vaglica (l'entrata laterale destra alla chiesa madre) ed il canale di emissione era il 35 UHF in polarizzazione orizzontale da Contrada Omo Morto a Mezzaluna (originariamente per poco tempo il canale 35 era irradiato dal tetto sede della chiesa madre).

 

Le apparecchiature di bassa frequenza erano di marche affidabili del settore quali Panasonic e Sony e come formati venivano utilizzati l'S-VHS per le riprese esterne ed il noto U-MATIC della stessa Sony per il cassettizzato di emissione; per l'alta frequenza si utilizzava una parabola sul tetto della parrocchia per la trasmissione in ponte analogico del segnale sul ripetitore di Contrada Omo Morto.

 

La copertura dell'emittente copriva inizialmente la cittadina sottostante, irradiandosi, dopo poco tempo, anche a Misilmeri; a Dicembre 1990 fu acceso un secondo ripetitore in Contrada Costa Zita sul canale 21 UHF in polarizzazione verticale, nel territorio di Marineo, da dove, tale segnale, raggiunse paesi come Baucina, Bolognetta, Marineo, Mezzojuso, Vicari lambendo anche Cammarata e S. Giovanni Gemini.

 

Tutto veniva espletato secondo le regole della correttezza tant'è che i diritti SIAE venivano sempre regolarmente pagati e la gestione dell'emittente, grazie al su citato Don Sclafani, era meravigliosamente impeccabile e molto gradita; venivano messi in onda film, telefilm, programmi di cultura religiosa con i relativi approfondimenti, dirette religiose ivi compresa la S. Messa giornaliera e tutto quello che ruota attorno alla dottrina cattolico-cristiana; insomma autoproduzione a 360 gradi.

 

Non venivano, di certo, risparmiate le dirette al di fuori della programmazione di Tele Belmonte quali la festa del santo patrono e/o gli spettacoli di piazza con noti cantanti e/o cantautori che si avvicendavano sul palco anno dopo anno; infatti, in queste occasioni, l'emittente si dotava di tre punti di riferimento per le telecamere nella piazza antistante la chiesa madre per riprendere, rigorosamente in diretta, l'avvenimento musicale di quel momento grazie anche al collegamento via cavo (utilizzavano l'RG 59 per il video da mandare in sala regia per la ritrasmissione terrestre) e a quello via radiofrequenza (utilizzata per i microfoni sempre in presa diretta sulla piazza).

 

Le trasmissioni iniziavano la mattina dalle ore 8.30 con le repliche dei programmi mandati in onda la sera prima (o addirittura il giorno prima) fino alle 13.00, orario in cui l'emittente andava in pausa pranzo (come le emittenti locali di un tempo quando, la domenica, avevano il riposo settimanale); si riiniziava al pomeriggio dalle 16.00 con il Santo Rosario in differita (veniva registrato con immagini "freezzate" della chiesa madre seguito dall'audio di sottofondo delle preghiere, immagini che, a seconda dei misteri, cambiavano di volta in volta) per poi passare alle 17.00 con i cartoni animati per i più piccini, alle 18.00 con la diretta della S. Messa e/o altre dirette particolari, alle 19.30 con la catechesi curata dai giovani e dallo stesso Don Giuseppe e, alle 21.00, alla programmazione vera e propria della tv con autoproduzione in diretta di attualità religiosa e non dal salone parrocchiale; chiudeva il palinsesto giornaliero un film con inizio alle ore 23.00 per poi finire a tarda notte a seconda della durata, a volte anche alle ore 01.00.

 

Come immagine notturna si alternava l'immagine fissa a colori della chiesa madre con il sottofondo audio oppure il monoscopio a colori tipo Philips PM5544 recante, in basso, la scritta dell'emittente. (in realtà l'apparecchiatura che generava il monoscopio stesso era autocostruita e portata da alcuni ingegneri di Palermo che avevano donato tale generatore al parroco).

 

Con l'avvento della legge Mammì le cose cambiano e, come tutte le emittenti, dovettero iniziare ad autoprodurre il telegiornale ed eliminare qualche film in quanto, con l'avvenuta emissione delle concessioni ministeriali atte ad autorizzare le trasmissioni, Tele Belmonte diventava emittente comunitaria e quindi si adeguava ad essere un emittente locale senza scopo di lucro e gestita con le donazioni dei fedeli e di chi desiderava aiutare l'associazione a cui faceva capo la tv.

 

In questo frattempo la tv belmontese si affilia alla nota SAT 2000 (oggi TV2000), la tv della CEI che dagli anni '90 inizia la sua attività di conoscenza dell'apostolato del Papa e di tutte le iniziative religiose e non che arricchiscono i fedeli, ed i telespettatori apprezzarono molto questa novità che portò Tele Belmonte ad essere una tv molto seguita anche al di fuori del circondario e in concorrenza a TSE Tele Scout Europa di Misilmeri, altra tv comunitaria molto nota in zona; purtroppo tale esperienza durerà ben poco abbandonando tale circuito dopo poco più di un anno.

 

Anche la gestione dell'emittente passa di mano da Don Giuseppe Sclafani a Don Francesco Maniscalco, gestione che inizia ad avere, inesorabilmente, un lento declino iniziato con l'eliminazione del telegiornale locale (il giornalista interno all'emittente era registrato all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti) a causa dei costi interni per il suo sostentamento, proseguendo con il blocco di alcune trasmissioni molto seguite e, per finire, a causa del disinteresse, da parte di quest'ultimo parroco, alla realtà in generale che la tv produceva e per gli alti costi di gestione della stessa, particolare che infondeva nello stesso Don Francesco il non crederci fino in fondo per un mezzo di comunicazione che aveva tutte le credenziali per andare avanti col sostentamento dei fedeli e con l'esperienza acquisita in tanti anni di onorato servizio alla collettività belmontese e non solo.

 

Per questi motivi Tele Belmonte chiuderà le sue trasmissioni in un giorno del 1995 spegnendo il canale 21 UHF e cedendo il 35 UHF a TGS TeleGiornale di Sicilia.

 

· Frequenze analogiche dismesse

 

CH. Pol. Impianto Comune Prov. Copertura Note
21 V Contrada Costa Zita Marineo PA Marineo, prov. di AG e PA spento
35 O Contrada Omo Morto Belmonte Mezzagno PA Belmonte Mezzagno ceduto a TGS TeleGiornale di Sicilia

Si ringrazia Mimmo Barrale per la gentile, cordiale e preziosa collaborazione prestata alla ricostruzione storica dell'emittente nonché Bruno Rescifina per la ricostruzione grafica del monoscopio.

I marchi citati e i loghi riportati appartengono ai rispettivi proprietari.

 

Pagina aggiornata al 19 Agosto 2011