Rai Uno in Tunisia
Ragione Sociale | RAI S.p.A. |
Indirizzo | Viale Mazzini, 14 |
Telefono | 06-3878 |
Fax | 06-3725680 |
Responsabile | Mauro Mazza |
Sito WEB | www.rai.it |
info@rai.it | |
Tipologia | Nazionale |
· Storia
La diffusione del programma di RAIUNO in Tunisia risale ad un’iniziativa del Governo italiano presa in occasione delle Olimpiadi del 1960 quando la RAI dono’ ed installò il primo trasmettitore presso la stazione di Bou Kornine garantendo il servizio a tutta l’area della grande Tunisi.
Secondo quanto convenuto con l'Accordo intergovernativo del 1984 avente per oggetto la diffusione del segnale televisivo di RAI UNO sul territorio tunisino, l'Italia finanziò con un dono di 30 miliardi di lire la fornitura e messa in servizio di un sistema di ripetitori televisivi tale da coprire tutto il bacino di utenza.
In seguito, nel 1985, i Governi italiano e tunisino raggiunsero un accordo per la realizzazione di una rete a diffusione terrestre, che ripetesse integralmente il programma tv di RAIUNO in Tunisia, rete che fu completata nel 1992.
Nel 1994 vengono disattivati i 16 ripetitori di Rai Uno ed essendosi creata nel 1995 una situazione di grave carenza di adeguati materiali di ricambio conconseguente blocco degli impianti, la D.G.C.S. predispose un intervento di Cooperazione straordinario mirato a ripristinare il funzionamento della rete di diffusione.
Le attività dei tecnici specializzati della RAI, per la ripresa delle trasmissioni, iniziarono nel mese di Luglio 1997 ed i lavori di ripristino terminarono il 15 Ottobre 1998.
Il 10 Gennaio 1999 si stabilì un accordo tra il presidente RAI di allora Roberto Zaccaria ed il ministro della comunicazione tunisino Hamed Friia che consentì di raggiungere un bacino potenziale di circa 8 milioni di telespettatori ivi compresi lo scambio e la formazione dei tecnici della RTT, la televisione tunisina di stato; infatti il collaudo dei lavori fu portato a termine nel Gennaio 1999 ed il relativo certificato finale di collaudo, con esito positivo, fu consegnato nel Giugno 1999.
Nel 2000, l’intesa raggiunta tra i due Governi, veniva resa esecutiva attraverso un accordo triennale tra la RAI e l’ONT.
Nel 2003 e fino al 2005, grazie al rinnovo dell'Accordo triennale siglato dall'allora presidente della tv pubblica Antonio Baldassarre e il presidente dell'Office National de la Telediffusion tunisino, Raouf Chkir, la rete ammiraglia della Rai continuerà a trasmettere i suoi programmi sul territorio tunisino tant'è che Raiuno sarà l'unica emittente straniera a trasmettere in Tunisia.
L'accordo prevedette, inoltre, assistenza tecnica, formazione di specialisti e l'istituzione di un comitato misto che studierà forme di cooperazione futura approfondendo, altresì, possibili sviluppi relativi al palinsesto di RaiMed che trasmetteva in lingua italiana ed araba.
In Tunisia proseguirà inoltre la diffusione televisiva di un corso di lingua italiana tramite il Canale 21 della televisione tunisina.
Il 7 e 8 Settembre 2006 il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Riccardo Franco Levi accompagnato dal Direttore Generale della RAI Claudio Cappon e dal Direttore RAI per le Relazioni con le Istituzioni Pierluigi Malesani compirono una visita nel corso della quale si ebbe un colloquio con il Ministro delle Tecnologie della Comunicazione Montassar Ouaïli visitando, in quella occasione, la sede dell’Office National de Télédiffusion (ONT); nel corso di tale visita fu firmato il rinnovo dell’accordo di collaborazione RAI-ONT nel quadro della tradizionale consolidata cooperazione tra i due enti televisivi.
Ad oggi i programmi di RAIUNO sono pertanto diffusi sulle onde hertziane (ovvero con possibilità di ricezione senza antenna parabolica) con un raggio di copertura che copre potenzialmente circa l’86% della popolazione 24 ore su 24.
· Canali
CH | Pol | Impianto | Dipartimento | Prov. | Copertura |
26 | O | Biadha | Hamma | GB | Belkhir, Bir Hfey, Douz, Faouar, Gafsa Nord, Gafsa Sud, Guetar, Kebilli Nord, Kebilli Sud, Ksar, Hamma, Matmata, Mdhilla, Meknessy, Menzel Habib, Metlaoui, Mezzouna, Oum Larayes, Redeyef, Regueb, Sblet Ouled Asker, Sidi Aich, Sidi Ali Benaoun, Sned, Souk Lahad |
38 | O | Bou Kournine | Ben Arous | BA | Ariana Medina, Bardo, Beb Bhar, Beb Souika, Ben Arous, Bir Mcherga, Bou Kournine, Boumhel Bessatine, Carthage, Cite Ettadhamen, Cite Khadhra, Fouchana, Ghar Melh, Grombalia, Hammem Chat, Jbel Jloud, Hammem Lif, Hrairia, Kabbaria, Kalaat Andalous, Kram, Lagoulette, La Marsa, Medina, Medina Jedida, Megrine, Menihla, Menzah, Menzel Bouzelfa, Mhamdia, Morneg, Mourouj, Nabeul, Omrane, Omrane Superior, Rades, Raoued, Sidi Bechir, Sidi Hissine, Sijoumi, Slimen, Soukra, Swassi, Tahrir, Takelsa, Utik, Wardia, Zahra, Zouhour |
51 | O | El-Ghraba | Sfax | SF | Agareb, Amra, Bir Ali Benkhlifa, Chebba, Chorbane, Eljem, Ghraiba, Jbeniana, Kerkena, Hbira, Hencha, Mahres, Melloulech, Menzel Chaker, Ouled Chamekh, Sakiet Dayer, Sakiet Zit, Sfax Medina, Sfax Ouest, Sfax Sud, Skhira, Swassi, Tina |
58 | O | Gorraa | Beja | BJ | Amdoun, Beja Nord, Beja Sud, Belta Bouaouen, Bourouis, Fernana, Ghardimaou, Gorraa, Jendouba, Jendouba Nord, Krib, Makthar, Mjezelbeb, Oued Mliz, Teboursouk, Testour, Tibar |
57 | O | Kchabta | Bizerte | BZ | Alia, Bizerte, Bizerte Nord, Bizerte Sud, Ghar Melh, Ghzala, Joumine, Mateur, Menzel Bourguiba, Menzel Jmil, Sidi Thabet, Tinja, Zarzouna |
64 | O | Ksour-Essef | Mahdia | MH | Bekalta, Benbla, Boumerdes, Chebba, Ksour Essef, Mahdia, Melloulech, Sidi Alwane, Teboulba |
69 | O | Sidi Bou Said | Tunisi | TU | La Marsa, Tunisi |
50 | O | Zaghouan | Djebel Zaghouan | ZA | Bir Mchergua, Fahs, Nadhour, Saouaf, Zaghouan, Zriba |
35 | O | Zarzis | Médenine | ME | Benguerden, Beni Khedeche, Gabes Medina, Gabes Ouest, Gabes Sud, Ghannouch, Ghomrassen, Jerba Ajm, Jerba Houmt Souk, Jerba Midoun, Hamma, Mareth, Matmata Jedida, Mednine Nord, Mednine Sud, Metouia, Sidi Makhlouf, Zarzis |
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Pagina aggiornata al 11 Dicembre 2009