Europa 7 HD

Ragione Sociale Centro Europa 7 S.r.l.
Indirizzo

Sede Legale : Via di Tor Cervara, 286 - 00155 Roma
Studi TV : Via Archimede, 97 - 00197 Roma

Telefono 06-221981
06-8078006
Fax 06-22198312
06-8077552
Responsabile Francesco Di Stefano
Sito WEB europa7.it
E-Mail info@europa7.it
Tipologia Commerciale

 

· Storia

 

Con l’uscita dal consorzio ITALIA 7 le quali entreranno legalmente in possesso del marchio della syndication) delle emittenti legate al gruppo TacchiniGalanteFerretti, avvenuta tra il ‘97 ed il ’98,

(proseguiranno l’attivita’ televisiva con il network 7 GOLD), l’imprenditore Francesco Di Stefano, decide di fondare una nuova societa’ televisiva denominata CENTRO EUROPA 7.

 

EUROPA 7 inizia le proprie trasmissioni nell’Agosto del 1998.

 

Tv capofila del nascente circuito nazionale è la romana Tvr Voxson.

 

L’organigramma societario “Centro Europa 7” era presieduto dallo stesso F. Di Stefano, mentre alla programmazione Angela Ciuffo.

 

Le trasmissioni vengono ufficialmente avviate il 21 Luglio 1998 ed il palinsesto comprendeva la riproposizione (più volte al giorno) degli stessi programmi, molti dei quali provenienti dal precedente circuito, tra cui la vasta library cinematografica.

 

Fra i telefilm, trasmessi, vanno ricordati “Hollywood Beat”, “La Grande Vallata”, “Diamonds”, “P.s.i. Luv U” e “Poliziotto a Quattro Zampe”; mentre per quanto riguarda i cartoons troviamo “Sampei, Ragazzo Pescatore”, “Arrivano i Vostri”, “Ken, il Guerriero” e “City Hunter”.

 

Troveranno spazio nel palinsesto settimanale le rubriche “PlayLife”, “Auto & Auto” condotta da Jennifer Tommasi, “Vacanze, Istruzioni per l’Uso”, “A Tutto Gas”, il magazine “Codice Avventura” e la rubrica di asrtologia “Ephemeridi”.

 

Una, tra le poche autoproduzioni e’ il “Seven Show” condotto da Alessandro Greco ed in un secondo periodo da Teo Mammuccari.

 

Le trasmissioni di EUROPA 7 vengono distribuiti alle nuove emittenti, sparse su tutto il territorio italiano (che nel frattempo hanno rimpiazzato le uscenti), mediante cassettizazione.

 

Nel corso degli anni, pero’, la copertura di EUROPA 7 si ridimensionò notevolmente arrivando a stento a servire le regioni del centro - Italia.

 

Grandi sono le ambizioni di Francesco Di Stefano, che intendeva trasformare EUROPA 7 in una rete televisiva nazionale.

 

Venne, infatti, realizzato un centro di produzione tv su una superficie di circa 20.000  m. q..

 

Nel Luglio del 1999 lo stesso Di Stefano, con due domande di rilascio concessione (EUROPA 7 e 7 PLUS), partecipa alla gara pubblica per l’assegnazione delle frequenze televisive nazionali.

 

Di Stefano riesce ad ottenere la licenza per EUROPA 7, che prevedeva l’inizio delle trasmissioni entro il 31 Dicembre dello stesso anno.

 

Gli verranno assegnate, infatti, le frequenze di RETEQUATTRO che,  a sua volta, avrebbe dovuto dismettere le trasmissioni in analogico per quelle satellitari.

 

Grazie, pero’, ad un’autorizzazione ministeriale concessa a RETEQUATTRO, le frequenze spettanti ad EUROPA 7 (Di Stefano) non verranno mai cedute.

 

La societa’ CENTRO EUROPA 7, avvia una serie di ricorsi al T.A.R. del Lazio, al Consiglio di Stato ed alla Corte Costituzionale.

 

La prima sentenza della Corte Costituzionale, emessa nel Novembre del 2002, decide (come gia’ avvenuto nel 1994) che nessun soggetto privato potesse possedere piu’ di due reti televisive nazionali.

 

La Corte fissa, inoltre, la data del 31 Dicembre 2003 come termine ultimo per la dismissione delle trasmissioni di RETEQUATTRO (Mediaset), in modo tale da poter assegnare, con il successivo anno, le frequenze liberate ad EUROPA 7.

 

Nel corso del 2003 il ministro, per le Telecomunicazioni, Maurizio Gasparri presenta un disegno di legge sul riordino del sistema radiotelevisivo italiano, con l’introduzione delle trasmissioni in tecnica digitale terrestre.

 

La legge, nel Dicembre del 2003, viene approvata dal Parlamento, permettendo a RETEQUATTRO di continuare a trasmettere sulle frequenze in analogico.

 

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi pero’ non firma la legge, rimandandola alle Camere.

 

Il Governo presieduto da Berlusconi, per poter superare la scadenza del Dicembre 2003, vara un D.D.L. (salva ReteQuattro) che garantisce alla tv del biscione di poter continuare a trasmettere.

 

La legge Gasparri verra’ approvata, definitivamente, nell’Aprile del 2004; senza pero’ aver preso in considerazione la sentenza della Corte Costituzionale (466/2002).

 

Nel Luglio del 2005 il Consiglio di Stato inviera’  dieci quesiti alla Corte di Giustizia Europea, nel quale chiedera’ di rispondere sulle leggi televisive italiane ma anche su una richiesta di risarcimento da parte della societa’ CENTRO EUROPA 7.

 

Il 30 Novembre 2006 si è tenuta l'udienza presso la Corte di Giustizia Europea durante la quale l'avvocatura dello Stato ha difeso la “legge Gasparri” sostenendo le posizioni precedentemente espresse dal precedente governo.

 

Il 13 Dicembre l'avvocatura, in risposta alle dichiarazioni del ministro, risponde di aver sostenuto in sede comunitaria che i problemi di trasmissione di Europa 7 non riguardavano la “legge Gasparri”, ma bensì la precedente “legge Maccanico” (1997).

 

L'avvocatura, inoltre, ha informato la Corte di Giustizia Europea che, in caso di approvazione del ddl Gentiloni di modifica della “legge Gasparri”, la società Centro Europa 7 avrebbe potuto ottenere le frequenze che le spettavano.

 

Il resto e’ storia d’oggi ..... !!!!

 

· Evoluzione del marchio di Europa 7

 

Logo originale al momento della partenza del circuito.

 

Logo utilizzato in video.

 

        

Loghi attuali utilizzati nel sito internet e in video.

 

· Foto ricordi dell'emittente

 

Immagine video tratto da un cartone animato trasmesso dal circuito.

 

· Canali

N.B. Attualmente i canali non sono funzionanti pertanto rimangono in attesa di essere attivati.

 

CH Pol Impianto Comune Prov. Copertura Note
E8 O Monte Pellegrino Palermo PA Palermo e parte della provincia non assegnato
69 O Monte Cammarata Cammarata AG Prov. di AG, CL, EN, PA, RG, TP ex La7 DTT Mux A Dahlia Tv
69 V Monte Calvario Antillo ME Antillo non assegnato
69 O Contrada S. Elia Noto SR Noto ex Rai Tre Sicilia
69 O Contrada Montagna Partanna TP Partanna ex TvT
69 O Cinquanze Roccella Valdemone ME Roccella Valdemone non assegnato
69 V Contrada Salice Condrò ME Condrò non assegnato

 

· Tabella riepilogativa canali digitali mux

LCN IDENT Contenuto Tipologia VPid APid Mod. Interv. di Guardia Mod. Trasmiss. Cod. Valut. HP Cod. Valut. LP
417 FLY Fly Generalista     QAM64 1/32 8K    
418 Serie B TV Serie B TV Canale Vetrina     QAM64   8K    
419 Serie B TV 2 Serie B TV 2 Canale a pagamento     QAM64   8K    
420 Serie B TV 3 Serie B TV 3 Canale a pagamento     QAM64   8K    
421 Serie B TV 4 Serie B TV 4 Canale a pagamento     QAM64   8K    
422 Serie B TV 5 Serie B TV 5 Canale a pagamento     QAM64   8K    
423 Serie B TV 6 Serie B TV 6 Canale a pagamento     QAM64   8K    
424 Serie B TV 7 Serie B TV 7 Canale a pagamento     QAM64   8K    
425 Serie B TV 8 Serie B TV 8 Canale a pagamento     QAM64   8K    
426 Serie B TV 9 Serie B Tv 9 Canale a pagamento     QAM64   8K    
427 Test 4 Test 4 Canale test     QAM64   8K    
428 Test 5 Test 5 Canale test     QAM64   8K    

 

Si ringrazia Bruno Rescifina per la collaborazione prestata alla ricostruzione storica dell'emittente.

I marchi citati e i loghi riportati appartengono ai rispettivi proprietari.

 

Pagina aggiornata al 1 Settembre 2010